Ancora aria di derby tra Milan e Inter, soprattutto dopo il “paragone” avanzato nelle ultime ore tra Reijnders e Calhanoglu.
Milano è letteralmente divisa in due parti ben diverse tra loro: gli interisti e i milanisti. La rivalità sportiva è decisamente accattivante e capace di prolungarsi tutto l’anno, anche a distanza di tempo dai derby giocati.
Gli ultimi scambi piccati tra le due dirigenze hanno riacceso la rivalità tra Milan e Inter, alimentata ulteriormente dal recente paragone fatto tra Reijnders e Calhanoglu che ha fatto storcere il naso a più di qualche tifoso rossonero.
Lo scambio di battute tra Scaroni e Marotta
Come detto, le ultime ore sono state caratterizzate da un vivace scambio di battute tra il presidente del Milan, Paolo Scaroni, e quello nerazzurro Beppe Marotta. Alle celebrazioni per i 125 anni del Milan, Paolo Scaroni ha lanciato una frecciatina ai cugini nerazzurri affermando: “Pensare che dopo tanti anni sono presidente dell’unica squadra di Milano, perché diciamo la verità, ce n’è una sola vera a Milano, mi regala un’emozione incredibile”. Battuta a cui l’omologo nerazzurro ha replicato in modo provocatorio così: “se l’unica squadra di Milano è rappresentata da lui – parlando di Scaroni – è perché noi rappresentiamo qualcosa di ancora superiore – ha evidenziato Marotta -. Ma non voglio far polemiche, Paolo è un amico. Sulla mia cravatta ci sono due stelle, auspico che presto possa raggiungerle anche il Milan …”.
Reijnders o Calhanoglu?
La “tensione” della rivalità riaccesa dall’ultimo scambio presidenziale ha subito una forte accelerazione. Nelle ultime ore infatti Alessio Tacchinardi, ospite a Maracanà su TMW Radio, ha risposto in merito al paragone tra Reijnders e Calhanoglu. La risposta dell’ex Juve non è piaciuta a molti tifosi rossoneri in quanto ha affermato che “Calhanoglu è più pronto. A Reijnders manca ancora qualcosa per essere un leader ma è un bel martello, ha nel piede 7-8 gol facili l’olandese, ma il turco rimane ad oggi un gradino sopra”.
Orgoglio rossonero
I tifosi del Milan non hanno certamente gradito il giudizio, insindacabile per carità, dell’ex Juve, sia perché non scorre buon sangue tra la tifoseria rossonera e il turco nerazzurro, sia perché L0olandese in maglia numero 14 ha ormai rapito i cuori dei tifosi che rivedono in lui uno dei magici tulipani di fine anni ’80 che tanto fecero sognare la piazza rossonera.
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